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Osservazione celeste 13 marzo 2019 - Una splendida ... stellata

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Il grande cacciatore e la luna crescente

Quest’anno siamo riusciti a ritrovarci in una delle più limpide e serene sere. Questo ha permesso ai ragazzi, supportati ed aiutati dagli amici del Gruppo Amici del Cielo, di osservare il cielo ancora invernale e la luna nel su primo quarto.

Tra strumentazioni molto avanzate tecnologicamente e treppiedi costruiti seguendo le indicazioni progettuali di Leonardo da Vinci, la visione ottimale era sempre permessa da precisi puntamenti secondo altezze variabili, così da soddisfare le richieste di tutte le stature fisiche dei nostri ragazzi.

Nel cielo spiccava la figura del grande cacciatore, la costellazione di Orione. Il nome è ancora adesso fonte di dibattiti e discussioni, c’è chi addirittura lo fa risalire a Gilgamesh.

La sua figura è facilmente riconoscibile anche a chi alza raramente gli occhi al cielo: nelle limpide serate invernali il suo cinto di tre stelle allineate e vicine si collega istintivamente alle due stelle che formano le braccia (Betelgaus, gigante rossa, e Rigel, con colore azzurro e temperature superficiali di circa 20.000 gradi.

La sorpresa più bella è stata però l’osservazione della nebulosa di Orione, posta tra il cinto e la “gamba” destra del cacciatore. La nebulosa di Orione è una regione ricca di gas e di polveri, costituite da particelle solide di grafite, silicati e ghiaccio, con impurità di ferro e altri elementi. Ovviamente queste informazioni derivano da altri metodi di indagine, ma quello che si poteva osservare era il gran numero di piccole stelle addensate:  nuove stelle appena nate (circa un milione di anni di vita: un inezia sul tempo dell’universo!). Ci siamo affacciati quindi a una piccola nursery stellare!

Stelle bambine che illumineranno cieli a venire … … … verso l’infinito e oltre!

Prof. Andrea Nobile

Foto notturna a lunga esposizione durante l’osservazione2019. E’ ben visibile l’inquinamento luminoso diffuso nel nostro cielo!